Come organizzare i compiti a casa e rendere il bambino indipendente.
I compiti a casa costituiscono un tasto dolente per genitori e bambini che, sempre più spesso, non riescono a beneficiare appieno del momento formativo.
Fin dalla prima elementare, di mio figlio, mi e’ stato chiaro che conciliare amore materno, pazienza e calma, con i compiti a casa sarebbe stato tutt’altro che semplice…
Ma il peggio doveva ancora arrivare, la DAD e’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (almeno il mio 😅)!
Durante la quarantena il “problema” compiti si e’ infatti ampliato all’ennesima potenza e la mancanza di un metodo di studio, oltre che di un’autonomia individuale dei bambini nello studio, si e’ fatto sentire non poco.
La costante presenza di un genitore che assistesse i bambini nello studio si e’ resa necessaria mattina e pomeriggio, mal disponendo tutti noi.
Ma da quest’anno “la musica cambia” ed ho iniziato ad adottare strategie e trucchetti per organizzare i compiti e rendere i bambini indipendenti.
Perché il pomeriggio a casa deve essere trascorso in serenità da tutta la famiglia e non deve assolutamente trasformarsi in un incubo per i nove mesi scolastici…
Tutt’altro bisogna utilizzare le ore trascorse insieme, per trasmettere ai bambini l’importanza della gestione del loro tempo, insegnandoli ad organizzarsi e ad impegnarsi costantemente.
Vediamo insieme come fare a rendere il bambino indipendente nello studio:
Quando farlo studiare
Dopo un’intera mattinata a scuola, non è bene far iniziare i compiti appena rientrati a casa, magari dopo pranzo, appesantiti dal cibo sullo stomaco. La soluzione migliore sarebbe quella di farli svagare un pò giocando o rilassandosi davanti alla TV. Studiare dopo aver riposato un pochino li darà nuova energia e voglia di fare.
Durante lo studio è fondamentale lasciarli inoltre fare delle pause, costringerli a restare seduti davanti ai libri per lungo periodo è contro produttivo. Concedere una piccola pausa alla fine di ogni materia, ad esempio, potrebbe incentivarli a concentrarsi di più e terminare prima, per poi dedicarsi ad altro.
Meglio accordare delle pause strategiche per non ritrovarsi i bambini con la testa per aria a pensare a tutt’altro… momenti di pausa, alternati ai momenti di studio, servono a migliorare l’apprendimento e la concentrazione.
Ovviamente bisognerà assicurarsi che, durante i compiti, il bambino non abbia a portata di mano distrazioni elettroniche o piccoli giochini. La concentrazione alla loro età dura molto poco e per mantenerla attiva è importante tenere alla larga distrazioni di ogni tipo.
Dove farli studiare
Essenziale, oltre ad evitare le distrazioni, è riservare allo studio un posto tranquillo, comodo e ben fornito. Così che possano gestire in autonomia il loro momento di studio, avendo subito a disposizione tutto il materiale necessario.
L’ideale sarebbe la canonica scrivania in cameretta, ma se sono troppo piccoli per rimanere soli in stanza senza lasciarsi distratte dai giochi presenti, sarebbe meglio adibire uno spazio su uno scrittoio, tavolo in salotto, tavolo in cucina… sotto i nostri occhi. Così da poter svolgere le nostre faccende intorno a loro senza disturbare.
Elogiare i bambini per rafforzare la loro autostima
Di fondamentale importanza per l’autostima è incoraggiare i bambini, riconoscendo i loro successi e non rimproverando con durezza gli errori. Nel caso in cui dovessero sbagliare bisogna mantenere pazienza e comprensione, e incoraggiarli a riprovare e ragionare per trovare una nuova soluzione. Mai fare sentire i bambini inadeguati o non all’altezza, infondiamo in loro sicurezza e serenità, nuovi stimoli per evitare che in loro si faccia strada la paura di non farcela…
Mettiamoci sempre al livello dei bambini, pensando che quello che a noi può sembrare “elementare”, per loro non lo è altrettanto e che “tutto è difficile, prima di diventare facile”.
Riempirli di complimenti, al contrario, li farà avere grande fiducia in se stessi e nella vita non avranno timore di provarci per mancanza di sicurezza!
Organizzazione del tempo
Organizzare la settimana dei bambini con appuntamenti per attività sportive o ricreative, quali ad esempio la musica, potrà incentivarli a studiare più velocemente per poter poi proseguire con un piacevole impegno.
Allo stesso modo è utile sfruttare il weekend per tentare di anticipare tutti i compiti possibili già assegnati per la settimana successiva, in modo tale che siano più liberi e meno carichi nei pomeriggi post scuola.
Per aiutarli nella loro personale organizzazione, io utilizzo una lavagnetta sulla quale annotiamo, con colori differenti, l’orario scolastico e le diverse attività pomeridiane.
Così potranno imparare ad organizzare il proprio tempo in modo utile.
Raggiungere l’indipendenza!
Per raggiungere la tanto agognata indipendenza bisogna NON AIUTARLI nel momento dei compiti, ma intervenire solo sotto loro esplicita richiesta! Evitiamo di sederci accanto a loro, organizzando il loro pomeriggio di studio, va fatto solo i primissimi anni, per trasmettere il noto “metodo”… Rimaniamo nelle vicinanze e, in caso di nostro intervento, non forniamo la soluzione ma aiutiamolo ad arrivarci con il ragionamento.
Stimolandoli a risolvere autonomamente, contribuiremo ad aumentare la loro autostima.
Non va inoltre mai data fretta, scandire compiti e pause con uno schemino preparato insieme può aiutarli nella gestione del tempo da dedicare allo studio. In questo modo potranno gradualmente riuscire a svolgere quanto assegnato nel minor tempo possibile.
Marilisa Rossi